Il gruppo Tages, guidato dall’ex banchiere d’affari Panfilo Tarantelli, che è anche presidente di Banca CF+, lancia tre nuovi fondi che complessivamente puntano a raccogliere un miliardo di euro. Il più grande, con target di raccolta a 750 milioni e il primo closing già fatto a 200 milioni, è la terza iniziativa della famiglia di fondi Helios di Tages Capital SGR negli investimenti nel settore della transizione energetica affidati all’ex Edison Umberto Quadrino. Il secondo fondo in rampa di lancio entro fine anno è invece un private debt fund che punta a raccogliere 200 milioni. Il terzo, che inizierà a operare con una dotazione di 60 milioni e un target finale di 100 milioni, è invece un innovativo fondo a impatto sociale (Impact fund) che nasce nell’ambito della joint venture paritetica tra Tages e Investcorp. Un’iniziativa a cui Tarantelli, come spiega lui stesso in questa intervista a Il Sole 24 Ore, tiene in modo particolare per la finalità sociale e per l’innovazione nel campo degli investimenti sostenibili. «Il nostro nuovo impact fund sarà dedicato al 100% agli investimenti sostenibili con impatto prevalentemente sociale – sottolinea Tarantelli -. Tecnicamente sarà un articolo 9, dovrà dimostrare ex ante ed ex post la sostenibilità degli investimenti e la misurazione dell’impatto sociale sarà affidata a una società esterna, la Human Foundation, di cui Giovanna Melandri è presidente». L’ulteriore elemento di novità dell’iniziativa riguarda la remunerazione del team di gestione del fondo. «La parte di carried-interest sarà riconosciuta ai gestori solo se saranno raggiunti i target di impatto sociale. I rendimenti finanziari, che pure contano, non saranno sufficienti a garantire la distribuzione del carry». Altra caratteristica dell’iniziativa è che si tratterà di un portafoglio di fondi di private equity. «L’idea – prosegue Tarantelli – è di creare un fondo paneuropeo che possa fare coinvestimenti con altri operatori, soprattutto in Italia, e con l’ambizione di mettere le basi per un ecosistema che agevoli gli investimenti a impatto con target di rendimento di mercato ancora poco sviluppati nel nostro Paese». Quattro i macrosettori di investimento: education, healthcare, climate change e job opportunities, inteso come creazione di occupazione per fasce sociali fragili o in aree geografiche svantaggiate. Un esempio concreto di investimenti a impatto sociale? «Il fondo ha già fatto alcuni primi investimenti. A titolo di esempio, nel settore del riciclo dei materiali industriali in Germania e nei servizi medico-ospedalieri in Francia». Oltre all’impact fund, puntate sul private debt. Perché entrate in un mercato già affollato e come intendete operare? «La filosofia di fondo di Tages è di sostenere l’economia reale – spiega Tarantelli – Vediamo una crescente domanda di credito a medio-lungo termine da parte di aziende italiane sane di medie dimensioni e crediamo che questo rappresenti un’ottima opportunità di investimento, peraltro con rendimenti che aumentano al crescere dei tassi di interesse. A questo si aggiunge la partecipazione di minoranza in VAM Investments, che dopo la valorizzazione del Gruppo Florence continua a fare scouting di opportunità di investimento sul mercato italiano». Lanciate tre nuove iniziative in una fase economica particolare. Non temete l’arrivo di una recessione in Europa e anche in Italia? «La recessione è possibile, se non addirittura probabile, anche a causa dei rialzi dei tassi di interesse e del contesto inflattivo. I segnali di rallentamento economico sono già evidenti in alcuni Paesi, tra cui la Germania. Ma ciò non ferma chi, come noi, punta a fare investimenti nell’economia reale, e non solo finanziari, con un orizzonte di medio-lungo termine e con una forte connotazione di sostenibilità. Senza contare che il mondo delle infrastrutture delle energie rinnovabili non sarà impattato da un’eventuale recessione. E una possibile riduzione delle valutazioni aziendali è caso mai un vantaggio per chi intende investire».

Alessandro Graziani – Il Sole 24 Ore